UN NUOVO TEMPO // EVENTI SALVIFICI DI ROSA CAPECE

UN NUOVO TEMPO // EVENTI SALVIFICI DI ROSA CAPECE

Strane luci
spaccano il cielo oggi.

Il grigio incenerisce l’azzurro
sbriciolando le nuvole che avvolgono la terra.

Impallidisce l’anima
nel corpo stanco di aspettare.

Si sono bloccate le lancette
nel quadrante diviso a metà.

Immobile resta la luna a guardare
la terra pietrificata.

Tra le foglie come statue
i miei occhi stanno aperti e fissi.

Un sussulto del cuore
come un vento improvviso scioglie il mio sangue.

Una goccia scende sul mio viso –
Lacrima di sale che specchia i cristalli del cielo.

Mi rialzo dalla fredda terra
e corro nel respiro di un tenero vento.

Impazzano le lancette
fissando l’ora nella perfezione dei cieli.

Rosa Capece

UN NUOVO TEMPO // EVENTI SALVIFICI DI ROSA CAPECE

Poesia, “UN NUOVO TEMPO” che si apre nel segno di una profonda tristezza tanto che Strane luci spaccano il cielo oggi”. È come se il cielo si richiudesse involgendo su se stesso. Questa presa d’atto genera una condizione drammatica, psicologica ed emotiva, che crea i presupposti per stare tanto male perché “Il grigio incenerisce l’azzurro sbriciolando le nuvole che avvolgono la terra”.

La voce poetica è come immersa nel buio, eppure cerca una luce tale da risollevarla dalla confusione e renderle più chiaro l’orizzonte. “Impallidisce l’anima nel corpo stanco di aspettare”: è in questo ‘incipit’ poetico che si rintraccia una velata speranza, e si percepisce l’idea che, anche in questa monotona e ripetitiva quotidianità dei gesti e delle azioni, si può vivere con una diversa disposizione, filosofica e morale, che rende meno travagliato il trascorrere dei giorni e delle notti. 

La speranza di potersi sottrarre alle “lancette nel quadrante diviso a metà” è volontà di sfuggire al buio della realtà. In Rosa Capece è forte la tensione e la volontà di salvare, dalla distruzione e dal nulla, un frammento di vita: “Un sussulto del cuore come un vento improvviso scioglie il mio sangue”. E, nell’immediato, i suoi “occhi stanno aperti e fissi” come a cercare una prospettiva di immagini limpide e luminose che accompagnino uno slancio di risalita e di ripresa.

Ecco quindi profilarsi l’evento salvifico “Mi rialzo dalla fredda terra e corro nel respiro di un tenero vento”, un vento come alternativa di vita, opzione affidata all’immaginazione, l’unico luogo intimo e segreto che nessuno può pretendere di distruggere. In tale ‘Altrove’ “Impazzano le lancette fissando l’ora nella perfezione dei cieli” e potranno prendere forma luci, colori e suoni, l’opportunità di spingere il cuore e la mente verso altri e sereni orizzonti. 

Commento a cura della Redazione

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